mercoledì 26 novembre 2008

torture

wislawa szymborska

torture

nulla è cambiato.

il corpo è suscettibile al dolore

deve mangiare respirare e dormire

ha pelle sottile e subito sotto sangue

ha una buona riserva di denti e di unghie

ossa rompibili e giunture estensibili

nelle torture di tutto ciò si tiene conto.

nulla è cambiato.

i! corpo trema come tremava

prima della fondazione di roma e dopo

nel ventesimo secolo prima e dopo cristo

le torture sono così da sempre

solo la terra è cresciuta di meno

e qualunque cosa accade

sembra giusta dall'altra parte del muro.

nulla è cambiato c'è soltanto più gente

oltre le vecchie offese ne compaiono di nuove

reali immaginarie temporanee e inesistenti

ma il grido con cui il corpo risponde loro

era è e sarà un grido di innocenza

secondo eterni registri e misure

nulla è cambiato

se non forse i modi le cerimonie le danze

anche se !l gesto delle mani

che proteggono il capo

è rimasto lo stesso.

il corpo si torce dimena e divincola

le gambe cedono cade le ginocchia in aria

livido gonfio sbava e sanguina.

nulla è cambiato tranne i confini

la linea dei boschi litorali deserti e ghiacciai.

tra questi scenari l'anima (animula vagula blandula) vaga

sparisce ritorna si fa più vicina si allontana

estranea a sè stessa elusiva

ora certa ora incerta del proprio esistere

mentre il corpo c'è e c'è e c'è

e non ha un posto suo

1 commento:

cartabaggiana ha detto...

il corpo è uno strumento di conoscenza..

questi versi hanno il loro gran perchè..col tuo consenso,li pubblicherò nel mio blog..